Monza - News dai Club

Si è svolto lunedì mattina presso l’Istituto dei Salesiani di Sesto San Giovanni, il primo di una serie di incontri che avranno come protagonisti giocatori, dirigenti e tecnici del Monza con gli studenti ed i loro professori.

Ad  inaugurare l’interessante iniziativa sono stati il capitano biancorosso, Luca Guidetti ed il compagno di squadra Marco Perini, introdotti dalla giornalista Clelia Volpari dell’ Ufficio Stampa del Club

Di fronte ad una vasta platea, composta dai ragazzi delle classi del primo anno dell’Istituto Professionale ed incalzati dalle numerose domande, i due giocatori hanno avuto la possibilità di raccontarsi  e di confrontarsi con gli studenti, parlando a trecentosessanta gradi  della loro lunga esperienza nel mondo del calcio: “E’ la prima volta che affrontiamo un’iniziativa di questo tipo – ha rotto il ghiaccio Marco Perini – ed abbiamo accettato subito con grande piacere l’invito del vostro istituto. Anche noi siamo stati studenti come voi, quindi sappiamo molto bene come ci si trova dall’altra parte e quanto sia bello saltare le ore di lezione per fare qualcos’altro. Ma noi oggi siamo qui per raccontare la nostra storia, di come  siamo riusciti a trasformare un piccolo sogno, una piccola passione, coltivata sin da bambini, in quello che, al momento, è il nostro lavoro”.

Ha poi preso la parola Luca Guidetti, sottolineando i tanti luoghi comuni legati alla figura del calciatore: “Di solito si pensa al nostro lavoro come ad un mondo dorato, dove si guadagnano un sacco di soldi, pieno di ragazze e di serate di vario genere, ma questa è una piccolissima parte del mondo del calcio. In realtà, noi siamo ragazzi che hanno fatto tanti sacrifici per raggiungere la posizione in cui attualmente ci troviamo: certo giocare in serie C, rispetto a ciò che rappresenta il calcio dei vari Ronaldo e Messi, può sembrare poca cosa. Naturalmente anch’io, alla vostra età, sognavo di giocare a certi livelli, ma ora in serie C sono contento di ciò che ho fatto, anche se non sono riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Tanti  sono stati i sacrifici che magari da fuori neanche si immaginano: quando avevo la vostra età ed arrivava il sabato, avrei voluto uscire con i miei amici, ma non lo potevo fare perché il giorno dopo mi aspettava la partita. Non vi nascondo che queste cose, all’epoca, mi hanno fatto soffrire, ma oggi posso dire di essere stato fortunato e di esserlo ancora”.

Il vivace interesse e le argute domande degli studenti, hanno poi fatto da filo conduttore dell’incontro. E, a fine mattinata, tutti insieme per un selfie con i giocatori biancorossi, l’invito alla partita di domenica prossima al Brianteo contro l’Arezzo ed il bilancio più che positivo di una mezza giornata ricca di spunti e contenuti.

Fonte: Monza 1912

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