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“Ho allenato in tutte le categorie ma raramente ho visto una squadra così organizzata come il Giappone. Sapevamo che erano fortissimi. Detto questo, però, la mia Italia è stata straordinaria, riuscendo a recuperare una partita all’ultimo minuto. I ragazzi hanno dato tutto. Certo dispiace che sia andata così. Ma dobbiamo già pensare a sabato, quando giocheremo l’ultima partita contro la Russia”. Daniele Arrigoni, ct dell’Italia che ha tenuto testa al temibilissimo Giappone, applaude gli avversari e i propri giocatori. Solo il palo ha fermato l’Italia alla fine. Le emozioni in questa partita non sono mancate: il pubblico ha risposto più numeroso del solito, con 1600 tifosi.

Si ricambia formazione, a partire dal portiere: Cucchietti, autore di un triplo intervento risolutore su Blanchet nella partita contro la Francia, va in panchina e al suo posto torna Marcantognini. Le energie fisiche e nervose sono tante da gestire e Arrigoni lo aveva annunciato dall’inizio del torneo “Turn over sistematico, sarà così fino alla fine”. E così è. Il Giappone si presenta come favorito in virtù del fatto che sta preparando la sua Universiade meticolosamente da mesi, è una squadra forte tecnicamente e ha guadagnato la medaglia d’oro nell’edizione del 2017.

I primi 20 minuti l’Italia soffre: il Giappone fa paura ma gli azzurrini cominciano a prendere le misure. Il gol arriva al 23’: Ungaro tira un corner direttamente in porta che entra con la complicità di Yamahara. Ma la gioia dura poco: 4 minuti dopo Kodama pareggia i conti con un tiro che entra nell’angolino destro di Marcantognini.
Al 37’ l’Italia protesta per un fallo di rigore su Strada da parte di Akimoto. Un minuto dopo pareggio delle proteste: i giapponesi reclamano per un atterramento di Pogliano su Hayashi. Il primo tempo finisce con un’Italia incisiva e pericolosa con un calcio di punizione di Ungaro e 3 corner battuti in sequenza.
Nel secondo tempo il Giappone fa male all’Italia: in 3 minuti vanno in gol prima Ogashiwa e poi Kaneko con un gran sinistro. L’Italia non si arrende, così come il pubblico che la incoraggia: e al 77’ Vitturini di testa su passaggio di Zonta segna il gol che dà animo e speranza agli azzurrini. L’arbitro concede 5 minuti di recupero. E il miracolo avviene. Subito dopo aver annullato un gol di Galli all’Italia per fallo di mano, è un fallo di mano di Nakamura a regalare il rigore del pareggio all’Italia. Zonta, alla sua seconda Universiade, non sbaglia. L’Arechi impazzisce ma non c’è tempo per festeggiare. Si va ai rigori. Finita la sequenza dei 5 rigori, con un errore per parte, si va a oltranza. Il palo colpito da Vitturini ferma il sogno dell’Italia.

Ma gli azzurrini escono a testa alta dal confronto col temutissimo Giappone, dimostrando carattere e personalità. I giocatori vanno sotto la tribuna, acclamati dal pubblico. La finale sarà Brasile-Giappone: l’Italia giocherà sabato alle 17 a Salerno la finale per il terzo e quarto posto con la Russia. Il torneo non è ancora finito.

ITALIA: Marcantognini, Mercadante (62’ Zonta), Galli, Ruzzittu, Ungaro (69’ Galeandro), Vitturini, Tentardini, Pogliano, Strada (56’ Serena), Cericola (56’ Sbrissa), Grieco. A disposizione: Cucchietti, Giraudo, Gatti, Zonta, Florio, Collodel. Allenatore: Arrigoni
GIAPPONE: Abe, Yamahara, Yamakawa, Kaneko (67’ Nakamura), Ogashiwa (86’ Ueda), Hommura, Akimoto, Tsunoda, Yamamoto, Hayashi (77’ Morishita), Kodama (82’ Takamine). A disposizione: Obi, Tanaka,
Mitoma, Hatate, Konno. Allenatore: Matsumoto
Arbitro: Freitas (Brasile)
Assistenti: Colaianni e Colavito (Italia) Quarto uomo: Quiroz Prado  (Ecuador)
Marcatori: 24’ aut. Yamahara, 28’ Kodama, 59’ Ogashiwa, 62’ Kaneko, 77’ Vitturini, 95’ Zonta (rigore).
Sequenza rigori: Takamine (gol), Sbrissa (gol), Hommura (parato), Grieco (fuori), Akimoto (gol), Galeandro (gol), Yamamoto (gol), Serena (gol), Ueda (gol), Zonta (gol), Morishita (gol), Vitturini (palo).
Note. Ammoniti: 40’ Ruzzittu, 62’ Tentardini, 65’ Hayashi, 73’ Grieco. Calci d’angolo 8-7 per l’Italia. Recuperi: pt 2’, st 5’

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