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Il workshop che si è tenuto oggi presso lo Juventus Training Center di Vinovo, organizzato in maniera congiunta dalla Lega Pro e dalla Juventus Women, è stata l’occasione per un interessante interscambio di idee sullo sviluppo del calcio femminile in Italia.

La Juventus Women rappresenta, oggi, un vero e proprio punto di riferimento del movimento grazie all’organizzazione della propria struttura interna e ai risultati ottenuti sul campo in pochissimo tempo. La società bianconera, nata lo scorso 1 luglio, dopo l’acquisizione del titolo sportivo dell’ASD Cuneo Calcio, ha sviluppato un progetto vincente che ha portato la prima squadra a essere assoluta protagonista in Serie A, oltre ad aver dato vita alla Primavera come sbocco naturale per il già florido Settore Giovanile Femminile, che alla sua terza stagione coinvolge oltre 110 giovanissime.

L’incontro odierno ha rappresentato un momento di confronto tra una realtà così importante e tanti rappresentanti dei settori del calcio in rosa dei club di Lega Pro che ogni giorno, con passione e abnegazione, lavorano sul territorio per lo sviluppo del calcio femminile. Un impegno costante che in futuro potrà contribuire anche alla crescita della Nazionale, nell’occasione rappresentata dalla fantasista bianconera Martina Rosucci.

Credits: Getty images juventus

“Fortunatamente ora le bambine iniziano a giocare già a 5 anni, io ho iniziato a 9 e non c’erano la professionalità e le strutture di oggi. I genitori non conoscevano l’ambiente e si sentivano meno sicuri – afferma Martina – La Lega Pro, grazie alla sua territorialità, permette alle bambine di coltivare fin da subito i loro sogni perché possono avvicinarsi al calcio senza cambiare città, senza allontanarsi dalla famiglia e dal proprio ambiente, senza lasciare la scuola se scelgono di intraprendere questo percorso sportivo”.

“Finalmente sta cambiando la visibilità verso il nostro settore e questo grazie ad un cambiamento dell’opinione pubblica che nasce dalla territorialità  e dalle scelte di sempre più Società di educare le bambine – sottolinea Rita Guarino, Allenatore Prima Squadra – Stiamo parlando di cultura dello sport e non dobbiamo parlare di calcio femminile come un’eccezione”.

“Non c’è il calcio maschile e quello femminile, c’è solo il calcio. Dobbiamo essere noi i primi a superare la barriera di dire che ‘facciamo anche il settore femminile’, perché si tratta semplicemente di fare un’attività in più con le stesse potenzialità di adesioni, di risorse economiche, di investitori e di diritti di esposizione mediatici e di pubblico sempre più in crescita – spiega Stefano Braghin, Head of Academy & Women’s Football – Come Juventus stiamo puntando molto in questo progetto e per questo abbiamo scelto di investire nella formazione dei tecnici, delle strutture, del supporto extra campo  al pari della prima squadra maschile e del settore giovanile”.

“Il calcio femminile è un movimento in continua espansione che raccoglie sempre più consensi e adesioni. Cambiare il verso al calcio italiano significa, anche, puntare allo sviluppo del calcio femminile. Questo lo deve fare in particolare la Lega Pro che é territorio, socialità, inclusione. Ci stiamo impegnando attivamente nello sviluppo di questo percorso – dichiara Francesco Ghirelli, Segretario della Lega Pro – I risultati ottenuti tanto a livello di Club quanto di Nazionale devono essere motivo d’orgoglio per tutti gli amanti di questo sport. Voglio ringraziare in prima persona la Juventus, eccellenza nel femminile, per la straordinaria opportunità di confronto e di crescita che  oggi ha voluto dare alle società di Lega Pro”.

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